THE BASIC PRINCIPLES OF ASSISTENZA DETENUTI A FIRENZE DROGA STUPEFACENTI

The Basic Principles Of Assistenza detenuti a Firenze droga stupefacenti

The Basic Principles Of Assistenza detenuti a Firenze droga stupefacenti

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Il ricorrente contesta la qualificazione giuridica dei fatti e la sussunzione degli stessi nell’ambito della fattispecie della rapina impropria sia pure nella forma tentata.

che descrive la condotta tipica della rapina impropria e che permette di individuare quella che configura la forma tentata del reato in questione ogni qual volta l'azione tipica non si compia o l'evento non si verifichi, fattispecie che ricorre specificamente nell'ipotesi di colui che adopera violenza o minaccia for each procurarsi l'impunità immediatamente dopo aver compiuto atti idonei, diretti in modo non equivoco a sottrarre la cosa cell altrui, senza essere riuscito nell'intento a causa di fattori sopravvenuti estranei al suo volere

Tale orientamento si basa in primo luogo e principalmente sull’elemento letterale, affermando che “il capoverso dell’art. 628 cod. pen. impone claris verbis che la sottrazione della cosa preceda l’esplicazione di violenza o minaccia (“… adopera violenza o minaccia immediatamente dopo la sottrazione …”) sicchè l’agente, qualora – sorpreso prima di aver compiuto la sottrazione – usi violenza o minaccia al solo good di fuggire o procurarsi altrimenti l’impunità, risponde non di tentata rapina ma di tentato furto, eventualmente in concorso con altro reato avente come elemento costitutivo la violenza o la minaccia … .

In tema di circostanza attenuante del risarcimento del danno il carattere integrale dello stesso nel delitto di rapina va verificato in funzione del duplice oggetto della condotta dell’agente in relazione all’interesse leso dovendo in esso quindi ricomprendersi oltre al danno cagionato contro il patrimonio dall’azione diretta all’impossessamento della cosa anche quello fisico o morale prodotto alla incolumità personale od alla libertà individuale della persona offesa. Cass. pen. sez. II 22 febbraio 2011 n. 6479

L’accertata induzione nel soggetto passivo dello stato di incapacità di volere o di agire al fine di sottrargli cose mobili costituisce circostanza aggravante della rapina che in tal caso è da ritenersi reato complesso costituito dalla fusione del reato di furto con quello di procurata incapacità.

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In tema di rapina configura l’elemento materiale della get more info “violenza alla persona” il frapporre un ostacolo alla libertà di locomozione della vittima che marci alla guida di un veicolo onde costringerla advert arrestare la marcia for each sottrarle una cosa mobile.

Chiunque, for every procurare a sé o advert altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, s'impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene è punito con la reclusione da tre a dieci anni e con la multa da euro 516 a euro 2.065.

Tuttavia, la commisurazione della pena nei confronti dei condannati minorenni continua advertisement essere regolata dal codice penale, sulla base delle medesime regole generali che vigono for every gli adulti, con la rilevante eccezione costituita dal divieto di applicare l’ergastolo ai minori, for each effetto della sentenza n. 168 del 1994 di questa Corte.

Secondo la tesi difensiva, la sottrazione non è rilevante sul piano dell’offesa tipica dei delitti di che trattasi, poichè è l’illecito impossessamento il fulcro della lesione tipica del furto e della rapina. La mancata sottrazione della cosa impedisce, inoltre, di considerare in un unico contesto teleologia) il tentativo di furto e la successiva violenza o minaccia per conseguire l’impunità. Il soggetto che pur potendo non si avvocato per arresto rapina appropria della cosa con violenza o minaccia dimostra, anche dal punto di vista soggettivo, un atteggiamento psicologico incompatibile con l’espropriazione violenta tipica della rapina impropria. Infine, secondo il difensore, sarebbe operazione contra legem applicare la medesima risposta punitiva all’ipotesi di mancata sottrazione seguita da reati contro la persona, proprio for every la minore offensività di quest’ultima ipotesi, e sostenere il contrario significherebbe porsi in contrasto con il principio di legalità.

Silvia Piantedosi Novembre 1, 2020 La vicenda traeva origine della sottrazione di un telefono cellulare da parte di un coniuge all’altro, mentre quest’ultimo si accingeva a riprendere i danneggiamenti cagionati ai suoi effetti personali, che avrebbe dovuto ritirare dalla casa coniugale. Il Gip, in sede di convalida d’arresto, riteneva di dover qualificare il fatto criminoso come esercizio arbitrario delle proprie ragioni, reato che non prevede l’applicazione di misura precautelare, anziché come rapina aggravata.

motivazione adottata, come rileva il Procuratore ricorrente, risulta affetta da evidente violazione di

Facciamo invece l’esempio in cui il malvivente si appropri del portafoglio della persona senza utilizzare alcuna violenza.

Una volta, insomma, che il legislatore abbia ritenuto di prevedere una specifica deroga all’applicazione del meccanismo di computo delle circostanze previsto dall’artwork.

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